25.04.07

Them

Con un occhio ai cult giapponesi The Ring e Dark Water, Them è ambientato in un’oscura e minacciosa foresta, dove una giovane coppia si ritroverà alle prese con un incubo senza fine.
Una grande casa isolata in mezzo alla foresta della periferia di Bucarest, quella di Lucas (Michaël Cohen) e Clementine (Olivia Bonamy). È il loro nido, si sentono al sicuro. Ma una notte le loro vite vengono sconvolte. Strani rumori si odono nel bosco e risuonano fin dentro la loro casa.

Ancora non lo sanno, ma qualcuno o qualcosa li sta spiando: c’è una luce là fuori; porte e finestre si chiudono sotto i colpi di chiodi e martelli, la paura bussa alla porta.
Chi sono loro? Cosa vogliono? Perché lo fanno? Lucas, Clementine e la loro casa: un rifugio che diventa una trappola.
Loro sono lì, ovunque; avanzano. E l'incubo ha inizio.

Come nella migliore tradizione fiabesca horror di Hans Christian Andersen, per arrivare a The Blair Witch Project, Them è un approccio “diverso” al terrore. La minaccia non è mai mostrata direttamente ma lo spettatore è lasciato in balia di un terrore sotterraneo, inquietante, che si rivela soltanto alla fine, in un epilogo spiazzante.

Secondo il regista David Moreau gli scherzi che una fervida immaginazione è in grado di giocare possono generare un terrore molto più profondo che non la visione raccapricciante e splatter di mostri gelatinosi, fiotti di sangue e teste mozzate. Lo scopo del film non è infatti quello di disgustare, ma di terrorizzare e di tenere i nervi in oppressiva tensione.

Il ritmo del film contribuisce a creare la suspence e, contrariamente a molti film di genere nei quali ad una scena di tensione segue una scena di calma, in Them le scene si rincorrono imprevedibilmente. Non c’è mai tempo per tirare un respiro di sollievo, il montaggio delle sequenze sostiene un clima mozzafiato.

Posted by Imelda Antonicelli at 25.04.07 10:31